C'era una volta un giovane che si sentiva 18 anni.
Un giorno si è svegliato e ha scoperto di averne 38.
No, la mia vita non è un film di David Fincher.
La mia vita è un film di David Lynch
Che cosa è successo?
Non prendermi per pazzo. So quanti anni ho anagraficamente. E anche se non ricordo quando scade la mia carta d'identità, ti assicuro che per le cose che mi interessano ho anche una memoria da elefante.
Ma non solo.
Sono noioso e precisino. Inoltre sono nato e cresciuto a Milano, una città che ti rende schiavo di agende, impegni e doveri.
Ah dimenticavo: sono della Vergine.

Sono quello che alcune branche della psicologia definiscono "iperlogico",
Sono drammaticamente razionale. Non credo nell'oroscopo e baggianate varie.
(Però se Paolo Fox dice che stasera farai sesso con un uomo della Vergine, ecco che tutt'a un tratto l'oroscopo diventa interessantissimo).
Oh, sei ancora lì o parlo da solo?

Ah ci sei. Ok.
Dove eravamo rimasti?
Ah sì, si parlava della mia memoria.
Ho una memoria diciamo "selettiva". Cioè funziona molto bene per ciò che mi interessa. Per tutto il resto ho una memoria di merda. Quindi non posso mentire, e questo mi porta ad essere una persona tendenzialmente sincera, privandomi però dei meriti.
Ora lo so a cosa starai pensando, che comunque la sincerità è un valore.
Beh... forse per la nostra sfera razionale lo è.
La nostra parte razionale ragiona in termini utilitaristici, cioè cosa è utile e cosa non lo è.
Penserai:
"Se voglio vivere una vita serena devo trovarmi una persona senza grilli per la testa. Un uomo che non dice cazzate è mica una cosa da poco. Non è affatto una cosa negativa".
Bene, sappi che l'essere umano non è razionale. Sa essere razionale, certo. Può usare la logica. Ma non è affatto un essere razionale.
Infatti, oltre a una sfera razionale, ne abbiamo anche una emotiva, alla quale l'ordine e la logica piacciono molto poco.
Ricordi quando sei nata? Non possedevi logica.
Quanta logica c'è in questo?

Quando nasciamo siamo emozione pura, non abbiamo spirito critico. La logica e il ragionamento vengono sviluppati soltanto dopo.
Appena nati caghiamo per terra e pensiamo sia cosa buona e giusta. Solo successivamente, con il condizionamento genitoriale e le regole della società, capiamo che è una cosa che non va fatta.
Possiamo paragonare la nostra emotività a un bicchiere di latte che, quando nasciamo, è perfettamente bianco.
Poi crescendo succedono varie cose.
Inizi a camminare.
Tocchi il fuoco e ti scotti.
Rompi l'iPhone di papà e senti un giardino di bestemmie.
Facciamo le nostre esperienze, e capiamo cosa è il bene e cosa è il male. Ed è in questo modo che sviluppiamo la componente logica.
Torna al bicchiere di latte e versaci dentro del caffè. Il caffè è la componente logica. Ovviamente, a seconda di quanto ce ne versi, il latte diventerà più o meno scuro.
La logica non è altro che un meccanismo di difesa dalle emozioni.
Alla luce di ciò, chi è l'iperlogico?
È colui che, ad un certo punto della vita, ha provato delle emozioni che sono state percepite come troppo intense. E come meccanismo di difesa ha sviluppato un corazza di logica un po' più robusta della norma.
Puoi immaginare questa corazza di logica come una diga, che l'iperlogico ha dovuto costruire per controllare le emozioni.

Nell'esempio di prima puoi immaginare un barista maldestro che deve macchiare il latte, arriva con la brocca di caffè e... ops!
Rovescia tutto dentro.
Il latte si fa molto scuro.
Questo fa sì che l'iperlogico si lascia andare meno degli emotivi, perché ha più "regole" a cui dover sottostare.
Reprime le emozioni, ha bisogno di motivazioni razionali per viverle.
In compenso, quando si lascia andare è capace di fare le follie quelle vere.
Ad ogni modo, iperlogici o meno, resta il fatto che un po' tutti ci portiamo dentro emozioni compresse.
Dentro di me, c'è ancora quel teppistello che il giorno di Natale vorrebbe tirare fuori il pistolino davanti a tutti i parenti.
Dentro di te c'è ancora quella piccola donna che vorrebbe infilarsi in bocca tutto quello che trova in giro.
Sotto la veste elegante e socialmente accettabile della razionalità, se la ridacchia il nostro bambino interiore: quel porco maledetto che dobbiamo odiare perché è la fonte dei nostri drammi esistenziali.
Ma che dobbiamo anche benedire, perché altrimenti vivremmo come dei robot.
E comunque, in fondo, non possiamo reprimere del tutto.
Se sei una donna che cerca il principe azzurro, ma poi si innamora degli stronzi e non capisce perché, eccoti svelato l'arcano.
La tua parte logica, che ragiona in termini di bene e male, vuole un bravo ragazzo. Perché nel frattempo sono avvenute tutte le contaminazioni:
Ma nonostante le esperienze e i valori inculcati, nonostante quello che è giusto a livello razionale, la tua sfera emotiva magari vuole una notte di fuoco con un bad boy, e poi vuole essere lasciata sola a soffrire.
È quello che vuole la tua parte analogica, nonostante quella razionale pensa che quello sia l’uomo della tua vita.
Questa è la verità, e ti viene fuori gratis,
semplice e diretta, su una pagina che hai trovato per caso.
Ora, è chiaro che avendo fatto un contratto sociale non possiamo continuare a fare esattamente quello che cazzo vogliamo, come facevamo nell’età delle zero regole.
Ma quanto vuoi viverti e quanto vuoi imparare a gestire le emozioni non è cosa che mi riguarda.
Siamo qui per altro.
Siamo qui per un annuncio serio.
Voglio adottare un cane
Il punto è che oggi ho 40 anni, ne sono passati due da quel giorno in cui mi sono guardato allo specchio e ho capito che non posso più fare le cose che facevo a 18 anni.
Mi sono trasferito a Rimini e ho cambiato lavoro. Ma a parte questo, non è cambiato molto.
Sento che sto diventando grande. E dato che a Rimini non conosco quasi nessuno, stavo pensando di adottare un cagnolino che mi tenga compagnia.
Essendo un iperlogico, ovviamente ho ragioni ben ponderate che mi hanno spinto a fare questo passo.
Lascia che le condivida con te.
In questo modo mi aiuterai a trovare il cane giusto.
Ne ho trovate 3.

Ma ovviamente non voglio un cane qualunque!
Ogni cane è diverso, e non parlo solo di gusto estetico, ma anche di attitudine e temperamento.
Per questo dovevo necessariamente capire quale fosse il cane che "matchasse" con me.
Ho setacciato il web allo scopo di conoscere tutte le razze. Mi sono spulciato per bene Google Immagini, e poi ho approfondito gli esemplari di mio interesse, facendoci sopra qualche ragionamento in termini di vantaggi e svantaggi.
Insomma, come cambia la tua vita se prendi un San Bernardo piuttosto che un Chihuahua.
Alla fine ho deciso.
Voglio un Bulldog Inglese.
Perché proprio un bulldog inglese?
Ci sono vari motivi, che ora ti spiego.
Infatti, facendo le opportune ricerche di approfondimento ho scoperto che:
Ma per quanto bonario e pacifico, pare che il maschio di Bulldog inglese non gradisca affatto - indovina un po' - la presenza di altri maschi.
Io non sono un bulldog ovviamente, e non avrebbe motivo di marcare il territorio con me. Tuttavia, come ho detto prima, ho diversi punti in comune con il carattere di questa razza canina.
E dato che non ho tempo né voglia di rotolarmi sul pavimento avvinghiato a lui, preferisco tagliare di netto la questione fin da subito e scegliere un bulldog femmina.
Anche se sento che questa decisione renderà la ricerca del cane giusto molto più difficile.
Infatti, da che mondo è mondo, le femmine sono più complicate.
Il processo di selezione non è mica finito.
Anzi, siamo appena all'inizio.
Iniziamo col dire che...
I Bulldog femmina non sono tutti uguali

Non è che puoi andare su Amazon e scrivere “Bulldog femmina”. Sono tante le cose di cui tener conto per trovare la cagnetta adatta.
Quindi almeno un po’ di home rules sono necessarie (che razza di iperlogico sarei altrimenti?)
I 5 pre-requisiti della cagnolina ideale
Perché io appena posso ne approfitto per prenotare un volo in economy e staccare la spina per qualche giorno.
E per quanto mi piaccia tantissimo l’idea che tu rimanga a badare alla casa, mi piace di più quella che tu possa venire con me.
Infatti è stato dimostrato che un cane ha il superpotere di triplicare il numero di like di qualsiasi selfie sotto i monumenti di qualsiasi città europea.
Quindi le dimensioni contano? Sì, ma non sono tutto.
Infatti non ti basta essere small size per poter venire in giro con me.
Mi spiego.
Sei capace di abbaiare in silenzio quando siamo in pubblico? No?
Ecco, dovresti.

Devi essere buffa come non mai, ma quando appari in pubblico devi sembrare intelligente (io faccio così).
Devi avere quel mix perfetto tra serietà e humor, che il Bulldog inglese incarna benissimo.
Ora pensa a noi due, dopo quattro bicchieri di Nero d’Avola con l’ennesimo calice in mano a discutere di stronzate come due filosofi greci del IV secolo a.C.
Guardami, sono Cratete di Tebe, discepolo di Dionigi e ultimo rappresentante del cinismo (ho scelto lui perché la parola assomiglia a “catetere”).
Mentre tu sei la bella e giovane Ipparchia, ricca e di famiglia aristocratica, che ha voltato le spalle ai parenti per seguire me, brutto e povero.
Era solo una metafora ovviamente, la nobiltà di sangue ha avuto fine con la Rivoluzione Francese...
Ma ancora...

Purtroppo non ho un giardino dove tenerti, ma se non mi lasci in giro peli ti permetterò di stare sul divano del salotto e usufruire del mio abbonamento Netflix.
Ti farei passeggiare spesso di notte, con il chiaro della Luna che ti rischiara il manto e ti fa più bella.
Perché credo che la logica e il raziocinio a volte debbano lasciare il posto a un magnetismo occulto. E c’è qualcosa di più magnetico e occulto della Luna, che timida e distante regola perfino il flusso delle maree?
Se pensi che tutto quello che ho scritto sia follia e allo stesso tempo assolutamente sensato, allora ci sono buone probabilità che tu sia il cane che cerco.
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Non pensare a come/dove/quando: saprò stupirti.

Ora è giusto che ti dica qualcosa su di me.
Sono del 1980. Sono nato e cresciuto a Milano. Ho sempre lavorato nel mondo del fitness come personal trainer professionista.
La classica vita che ti immagini. Lezioni in palestra, al parco, a domicilio. Una routine dinamica e che appagava il mio desiderio di libertà.
E guadagnavo anche molto bene.
E allora cosa è successo?
Te la faccio breve.
Dopo due decenni mi sono venuti a mancare gli stimoli intellettuali per continuare. Avevo bisogno di dedicarmi ad altro.
Adesso vivo a Rimini e per lavoro... scrivo. Scrivo cose che appaiono su internet, e che ci sono buone probabilità tu abbia anche letto.
Ovviamente non appaiono a mio nome, scrivo per....
Oh beh, questo non te lo posso proprio dire.
Ho ancora un blog inerente al fitness, nel quale pubblico articoli con discontinuità. Non ci metto impegno, fa parte di una mia vita precedente.
Ciò nonostante ogni tanto vengo contattato per seguire qualcuno e trasformargli il fisico. Sì, sono apparentemente un cazzone perditempo, in realtà sono appassionato di psicologia e crescita personale.
Insomma so essere un buon motivatore.
Ma non con te! Stai tranquilla, non proverò ad addestrarti e renderti un cane da sforzo.
Ora so a cosa stai pensando.

"Se un pignolo milanese del segno della Vergine, che nella vita scrive non ho ben capito cosa, e che ha sviluppato dei meccanismi di difesa al punto da definisrsi “iperlogico”, deve essere senza dubbio una persona bloccata, un anaffettivo. E un cane ha bisogno d’affetto, altroché".
Ok, ascoltami bene. Che le persone iperlogiche sono difficili è assolutamente vero. Io non sogno, se sogno non ricordo.
Sono anni che comprimo emozioni. E ci ho costruito davanti una diga. Per difendermi dalla emozioni, per non farle fluire.
Anzi, sai cosa ti dico? Senza la diga non sarei mai uscito dalla depressione.
Insomma, w la diga!
Aspetto solo il momento e la persona giusta con cui abbatterla.
Perché sai chi sono coloro che fanno le maggiori follie per amore?
No, non sono gli emotivi come pensano tutti, bensì gli iperlogici.
Come to ho detto prima. quel bambino dentro di noi è sempre presente, e spinge per uscire.
Gli iperlogici girano sì con le mutande strette, ma quando percepiscono che ne vale la pena se le tolgono.
Abbattono la diga, e ti inondano di emozioni al punto che dovrai chiudere gli occhi per paura degli schizzi.
Insomma, è tutto.
Ti ricordo che cerco
una cagnolina sola.
La selezione è spietata
Se senti di essere tu, non indugiare oltre.
Contattami e prendiamoci un calice di vino.
Liberiamo le emozioni compresse.
Recuperiamo gli istinti perduti.
Annusiamoci un po' il culo a vicenda.
Puoi scommetterci che quando il timer arriverà a zero non succederà una cippa di niente. Però ci stava bene.
Considera questa porzione d'ansia un piccolo bonus.